Libro: Quello che vuole la tecnologia
In tema di teconologia segnaliamo questa volta il libro appena uscito di Kevin Kelly co-fondatore della rivista Wired,
un aiuto a trovare il proprio modo di godere dei grandi benefici della tecnologia e di minimizzare i costiÈ possibile che la tecnologia possa “volere” qualcosa? Sì, ci dice Kelly, a patto però di mettersi prima d’accordo su cosa si intende per tecnologia e su cosa vuol dire “volere”. La tecnologia di cui Kelly indaga l’essenza non è un insieme di oggetti e di mezzi di produzione più o meno complessi; non è il gadget hi-tech all’ultimo grido. È un qualcosa di molto più profondo, vitale e fondante: è un sistema interconnesso e globale. È l’ambiente naturale e artificiale che ci circonda e che abbiamo creato. È un organismo vivente con le sue dinamiche, i suoi impulsi, i suoi bisogni, la sua volontà, in cui il meccanico e il biologico condividono la stessa essenza. È il technium. Quello di Kevin Kelly è un nome importante. Simbolo della controcultura americana degli anni Sessanta, è stato uno dei maggiori ispiratori dell’immaginario fantascientifico e cyberpunk contemporaneo: basti ricordare che i fratelli Wachowski hanno chiesto a Keanu Reeves & Co. di leggere i suoi libri, prima di iniziare le riprese di Matrix. Non basta? Kelly è il fondatore di “Wired”, e insieme a quell’altro geniaccio visionario di Stewart Brand ha contribuito a creare nei primi anni Ottanta The Well, la prima e per molti anni più influente comunità virtuale al mondo. Attualmente, oltre a firmare editoriali per i principali quotidiani americani, promuove l’All Species Inventory, un inventario di tutte le specie viventi.
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